Spesso in gravidanza una delle paure più comuni è quella delle contrazioni. Bene, ti consiglio di sederti in un posto comodo e leggere con calma questo articolo.
Cosa sono e Quali possono essere queste CONTRAZIONI? Facciamo qualche esempio.
Le contrazioni del primo trimestre, quelle simil mestruali, che fermano la donna, che la scuotono dall’interno, portando un messaggio profondo di richiesta di accoglienza di una nuova vita.
Le contrazioni ossitociche locali, la crisi ossitocica, nel passaggio dal secondo al terzo trimestre, con l’obiettivo di risvegliare mamma e bambino e di educarli al ritmo della vita, fatto di unione e separazione.
Le contrazioni ossitociche amorose, quelle che compaiono dai rapporti intimi tra la madre e il padre o da una masturbazione o da un massaggio, che mandano stimoli piacevoli, di ordinaria o straordinaria intensità, che rendono l’utero vivo e potente.
Le contrazioni stressate, che possono generare da uno stile di vita accelerato, impegnativo che richiamano l’attenzione alla gravidanza e al bambino chiedendo pause, riposo e nutrimento.
Le contrazioni che danno direzione e posizione al bambino verso il termine della gravidanza, quelle emozionali, quelle relazionali, quelle ambientali e sociali… Insomma, una vera e propria “orchestra contrattile” con note e ritmi specifici.
Ovviamente tutto deve essere inteso nello sguardo circolare, personalizzato e di continuità assistenziale, ma dobbiamo uscire dalla cultura della separazione, della smembratura, del rischio e dell’incompetenza materna e familiare ed entrare con curiosità, rispetto e professionalità nella comprensione di questa danza simbiotica utero-bambino in grembo e nel suo significato profondo, fisiologico e salutogenico.
Quindi?
TOCCATI LA PANCIA E SE ARRIVA LA CONTRAZIONE…. COMPRENDILA!
Ostetrica SalutoFisiologica
