Parto in casa: la nascita di Amèlie

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Ho partorito 13 giorni fa….nella mia casa con la mia famiglia, accompagnata dalle ostetriche Federica e Arianna e dalla mia amica Manuela.
La sola domanda che mi viene posta in questi giorni è se non avevo paura di partorire a casa….?
Di getto mi verrebbe da rispondere “paura di cosa”?
Ma poi mi rendo conto che c’e così poca conoscenza del parto nella propria casa che comprendo le preoccupazioni di chi mi fa questa domanda e credo che non ci sia modo migliore, per far conoscere la magia del parto a casa, che raccontarvi la nostra esperienza.

 

È il 18 giugno 2020, sono le ore 24.00 di notte e io sono Alice, una mamma di 37 anni che porta in grembo Amélie, una bimba tanto attesa e tanto desiderata!
Aspetto qualche ora, ascolto la mia pancia e arrivano le 4.00 di mattina, a casa con me ci sono Giovanni, il mio compagno,le ostetriche Federica e Arianna, Manuela la mia amica di supporto emotivo e i miei figli Pietro di 16 anni e Amedeo di 8 anni.

L’atmosfera che si crea già nei primi minuti è unica: le ostetriche, con una calma avvolgente, fanno il loro ingresso nella nostra casa, preparano tutto ciò che serve e si assicurano che sia tutto pronto,anche ciò che era mio compito preparare. La loro calma mi fa sentire al sicuro. 

Le luci soffuse, gli oli essenziali in diffusione e la musica mi fanno stare bene.

Respiro profondamente tra una contrazione e l’altra e ascolto il battito del cuore della mia bambina: questo è il suono più dolce che io abbia mai udito.

Amedeo dorme ancora, Pietro invece è già con noi, ad offrirmi il suo supporto emotivo e fisico.

Pietro ha 16 anni ed ha assistito la sua mamma durante il travaglio di sua sorella e vi assicuro che questa esperienza non l’ha traumatizzato, anzi, ci ha reso più complici, più uniti, abbiamo instaurato un feeling unico in cui solo lo sguardo comunicava per noi!

Il Tempo passa, le contrazioni si fanno più dolorose. Manuela comprende il mio dolore e in silenzio respira, dondola con me e mi massaggia le spalle: un supporto meraviglioso una mamma che aiuta una donna a diventare nuovamente mamma.

Passano le ore…. Amélie non è ancora pronta a nascere, o forse sono io che non sono ancora pronta a lasciarla andare.

Il dolore è intenso, vorrei che finisse, ma ho ancora bisogno di un pò di tempo…

Ho pianto, ho cantato il canto carnatico con Manuela e le ostetriche, ed insieme le nostre voci erano così potenti da far vibrare le corde del cuore di tutti noi.

Giovanni non aveva più parole per consolarmi, ma i suoi occhi mi parlavano e mi davano forza. I baci di Amedeo mi davano coraggio e mi regalavano sorrisi durante le pause delle contrazioni.

Le ostetriche mi hanno sempre incoraggiata, supportata, aiutata ad affrontare ogni contrazione, mi hanno lasciata libera di vivere il mio travaglio con i miei tempi, senza forzature, mi hanno massaggiato il corpo con oli profumati, hanno asciugato le mie lacrime e hanno sempre controllato che Amélie e io stessimo bene.

Alle 16.55 nasce Amélie!

Nasce con irruenza, con una forza pazzesca, accompagnata dal canto che ci aveva fatto compagnia per tutto il travaglio, dalla voce di Arianna che ci incoraggia.

Ad accoglierla c’e Federica che la avvolge in un asciugamano, Manuela è dietro me che mi sorregge sotto le spalle.

Gli uomini di casa stanno aspettando in salotto dove hanno preparato divano e coperta per me e Amèlie.

Dirvi esattamente cosa si prova in un parto a casa? Non è facile. E’ un percorso, che nasce e cresce durante la gravidanza e si corona nel giorno del travaglio.

Sono state 17 ore di rinascita di me stessa, un viaggio unico, viscerale in cui sono ritornata alle origini,in cui mi sono spogliata di tutto ciò che mi appesantiva. Il travaglio mi ha davvero fatto capire che esisto anche io, che posso far uscire le mie fragilità, le paure, la forza e che affidarsi completamente agli altri ti rende più forte e non più fragile…che le lacrime che scendevano sul mio viso hanno portato via del dolore non solo dal corpo ma anche dal cuore.

Grazie a Giovanni, che seppur reticente ha accolto la mia richiesta di far nascere la nostra principessa nell’amore della nostra famiglia

Grazie ai miei figli che sono stati meravigliosi.

Grazie a Manuela che sapeva esattamente cosa stavo vivendo e mi ha supportato.

Grazie a Federica e Arianna per aver scelto di fare le ostetriche, di prendersi cura con infinito amore di noi mamme prima, durante e dopo il parto, per non perdere mai di vista il bisogno della donna e di percepire le paure che si hanno durante tutti i nove mesi, ma soprattutto, GRAZIE PER LA MERAVIGLIOSA POSSIBILITÀ CHE DATE ALLE FAMIGLIE DI POTER VIVERE IL PARTO A CASA!!!!

Un abbraccio da Alice, una mamma felice!


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