Vi siete mai chiesti “Chi è o Cos’è la Placenta?”
Deriva dal greco plakous, “focaccia piatta” e dalla radice plax, “schiacciato, piatto”.
*Ogni anno per il compleanno, anniversario della nostra nascita, ci viene offerta tradizionalmente una torta, posata su un vassoio piatto e decorata con candeline accese… un simbolismo forse sconosciuto fin ora, ma ben chiaro.
La placenta è un’ organo stupefacente che si forma durante le prime dieci settimane e si completa entro il terzo mese di gravidanza.
Bambino e placenta sono formati dalle stesse cellule, hanno lo stesso DNA.
Nell’ utero, la placenta svolge le funzioni di polmoni, reni, fegato, apparato digerente, ghiandola endocrina e pelle.
E’ grazie alla placenta che il bambino nell’utero si sviluppa e cresce, riceve gli ormoni di cui necessita, respira e vive le sue prime emozioni.
Purtroppo però la placenta, con la sua grande funzione e unicità, è il nostro unico organo sano che viene buttato via, a volte anche con disgusto e non-curanza. Perché?
Se andiamo a vedere il valore dell’attaccamento nel corso della vita ce ne creiamo di ogni genere: un morbido pupazzo per la nanna, il ciuccio, il diario su cui appuntiamo le emozioni e gli avvenimenti più importati, la borsetta, il cellulare super moderno… Con chi o con cosa ci leghiamo attraverso un “nuovo” cordone ombelicale?
Pochi giorni fa ho accompagnato una mamma alla scoperta della placenta della sua bambina: l’ha guardata e toccata con forte emozione e ammirazione e alla fine ha scelto di imprimere su carta la sua impronta, la prima della sua bambina, la prima di ognuno di noi. Le nostre radici, la nostra Terra.
Per avere cura del nostro futuro dobbiamo rispettare le nostre radici.
“Quel simbolo d’amore con cui tutti arriviamo,
quella palude rossa di cui eri ninfea,
con il cordone bianchissimo,
gettato attraverso,
come una radice estirpata dall’acqua,
come una radice liberata dal cuore.”
George Ella Lyon
Ostetrica SalutoFisiologica
