Chi sono le Primipare Attempate? Premetto che secondo me questo termine sia stato coniato da un uomo attempato, con poco senso dell’umorismo e sicuramente single… ma, a parte questa mia introduzione, se vogliamo rimanere sulle definizioni “tecniche” , le Primipare Attempate sono quelle donne, in età fertile, che affrontano, cercano, scelgono il percorso della gravidanza nella cosiddetta “seconda metà della vita”, identificata dopo i 40 anni.
In Italia, le gravidanze iniziate e portate a termine dopo quest’età sono raddoppiate negli ultimi dieci anni con differenze geografiche notevoli e motivazioni molto varie.
La domanda allora che sorge spontanea è Come mai si fanno sempre più figli dopo i 40 anni?
Le motivazioni possono essere molteplici, ad esempio la società contemporanea, che ha portato ad un grande cambiamento del ruolo della donna nel mondo del lavoro, con maggiori responsabilità, maggiori competenze e anche un maggior impegno per raggiungere sempre traguardi più alti, tanto da dover anteporre le ragioni professionali a quelle del cuore, ma anche, d’altro canto, una minore stabilità economica, che ci viene “ricordata” continuamente dalle notizie giornalistiche quotidiane.
Ma non sempre il lavoro è alla base di una maternità ritardata. Qualche volta si ha alle spalle una gravidanza interrotta perché è arrivata al momento sbagliato. Altre volte si rimanda il tema figli perché non ci si sente pronte. Spesso si fa fatica a trovare la persona giusta, per cui si tende ad aspettare finché non si conquistano le certezze date da un rapporto stabile.
Insomma, i motivi possono essere molteplici, del tutto rispettabili e non soggetti a giudizio, ma allora cosa deve aspettarsi una donna, una coppia, una famiglia, quando la gravidanza arriva “tardi”?
La risposta forse attesa a questa domanda può essere quella di una lunga serie puntata di “rischi” e una breve serie di “vantaggi”, invece no… oggi vorrei portare all’attenzione un’altra visione della “Gravidanza Attempata”, ed è L’ACCOGLIENZA E IL RISPETTO DEL CAMMINO DELLA MAMMA, DEL PAPA’ E DEL BAMBINO.
Più che l’età anagrafica conta lo stato di salute della donna, il suo stile di vita e soprattutto le sue capacità reattive. La gravidanza accende i canali biologici e le competenze endogene, quelle che sono innate e dentro ad ogni donna, il segreto è quello di saperle riconoscere e utilizzarle, anche grazie al sostegno di un professionista.
Ogni donna ha la libertà e il diritto di viversi la gravidanza nel miglior modo possibile, di poter condividere le proprie ansie, le paure, le incertezze… e di trovare risposte non solo basate su una serie infinita di esami, di accertamenti, di controlli, di ristrettezze, ma anche di possibilità, di scelte, di conoscenza, di rispetto e di legame con il bambino, il maggior produttore di ormoni della gravidanza con la sua placenta.
Su questo bisogna investire: sulla fiducia nei confronti delle donne e sulla fiducia che le donne, le mamme e i papà devono avere in loro stessi e nel loro bambino in grembo.
Ostetrica SalutoFisiologica